La crisi economica ha colpito duramente il nostro paese. Disoccupazione e diminuzione dei salari hanno gettato molte famiglie sul lastrico. Esiste un’ampia fascia di popolazione che fatica a portare in tavola ogni giorno un pasto caldo. Eppure ogni anno, secondo uno studio del Politecnico di Milano, sono almeno 5 milioni e mezzo le tonnellate di cibo che finiscono direttamente nella spazzatura.
Un valore che viene calcolato in circa dodici miliardi di euro, 210 euro per persona. Un contrasto evidente tra povertà e spreco alimentare, si potrebbe dire difficile da digerire. Così c’è chi si è mobilitato, attivamente, per far sì che almeno una parte di queste risorse vengano utilizzate a favore dei più bisognosi.
Un valore che viene calcolato in circa dodici miliardi di euro, 210 euro per persona. Un contrasto evidente tra povertà e spreco alimentare, si potrebbe dire difficile da digerire. Così c’è chi si è mobilitato, attivamente, per far sì che almeno una parte di queste risorse vengano utilizzate a favore dei più bisognosi.
Questo è il sogno di Gregorio Fogliani, imprenditore di Genova e presidente di Qui! Group, che sin dal 2007 ha deciso di trasformare le parole in un’opera propositiva. Ha dato così vita al progetto “Pasto buono”, promosso dall’organizzazione onlus Qui! Foundation. La solidarietà della fondazione è rivolta a tutti coloro che necessitano di un aiuto immediato.
La sua idea è semplice ma efficace. Raccogliere cibo ancora buono da bar e ristoranti per ridistribuirlo a chi non ha niente. Grazie agli ulteriori sgravi fiscali e alla semplificazione della burocrazia, varati il 14 settembre del 2016 per chi fa della solidarietà in questa direzione, sono sempre di più le organizzazioni che decidono di intraprendere questa strada.
Intervistato dal TG3, l’imprenditore Gregorio Fogliani ha ribadito la necessità di aiutare e supportare le persone che si trovano in difficoltà. Nel suo discorso un forte ringraziamento a tutti coloro che in silenzio supportano il progetto; ha infatti affermato che a donare sono: “i migliori locali, i migliori esercenti, le persone più sensibili”