martedì 31 maggio 2016

Gregorio Fogliani e il progetto contro lo spreco alimentare nella città di Napoli


Rendere la città di Napoli una realtà a spreco zero, questo l’obiettivo dell’accordo congiunto tra Qui! Foundation, onlus attiva dal 2007 sotto la guida dell’imprenditore di Genova Gregorio Fogliani, Anci, Associazione nazionale comuni italiani e l’Università degli studi di Napoli Federico II. Il progetto nel dettaglio punta a diventare un modello per l’intero territorio italiano. 

In un contesto come quello odierno, dove secondo i dati diffusi dalla FAO, un terzo del cibo prodotto viene gettato o disperso nella filiera, ed in media solo in Italia vengono sprecati circa 76 kg di cibo a testa, le iniziative dedicate alla riqualificazione delle risorse alimentari rappresentano oggi più che mai una vera e propria necessità. Anche sul piano istituzionale si fa sempre più importante una condotta dedicata a contrastare questo gravoso fenomeno. Infatti, la proposta di legge anti spreco presentata dalla deputata PD Maria Chiara Gadda e approvata a marzo dalla Camera punta a snellire l’iter burocratico per le procedure di raccolta e donazione non solo di cibo, ma anche di farmaci e altre risorse indispensabili. 
Secondo Qui! Foundation, realtà che su questo tema da tempo è in prima linea con il proprio presidente Gregorio Fogliani, questi importanti avvenimenti evidenziano come si stiano facendo passi avanti per contrastare questo fenomeno. Per quanto concerne il progetto, Qui! Foundation, Anci e Università Federico II mirano a redistribuire pasti invenduti tra una rete di offerta qualificata e una rete di domanda incentrata al terzo settore, strutturando cosi un modello virtuoso di ottimizzazione e valorizzazione delle risorse, esportabile anche in altre città della Regione Campania. L’iniziativa prevede la mappatura di ristoranti, bar, gastronomie e altri esercizi alimentari che dispongono di un invenduto a fine giornata, e dell’organizzazione di una rete di recupero e ridistribuzione a chi ne ha bisogno.

mercoledì 11 maggio 2016

Dopo i recenti successi, l’imprenditore Gregorio Fogliani e Qui! Group puntano al mercato estero

Il gruppo di Genova ha chiuso il 2015 con un fatturato di 650 milioni di euro, registrando una crescita pari a 40 milioni (+7% rispetto al 2014). Gregorio Fogliani, imprenditore a capo del Gruppo italiano leader nel settore dei titoli di servizio e dei sistemi di pagamento, afferma come Qui! Group stia allargando le proprie mire al mercato statunitense e del centroamerica. In Brasile, il Gruppo ha già acquistato una società di pagamenti e prevede nei prossimi mesi di emettere sul mercato milioni di carte di pagamento con servizi di fidelizzazione. L’imprenditore di Genova, Gregorio Fogliani, in vista del prossimo biennio ha messo gli occhi su Stati Uniti e Messico e negli ultimi tempi ha stretto importanti accordi e reclutato talenti locali.
La strategia per posizionarsi come leader di mercato punta  all'innovazione continua: in Italia, Qui! Group continua ad investire in ricerca e sviluppo (15 milioni negli ultimi tre anni) puntando a consolidare poli d’innovazione tecnologica come quelli Genova e Napoli. Soltanto  nell'ultimo  anno sono stati investiti due milioni di euro nella formazione delle proprie risorse e sono state assunte circa 300 persone, per lo più giovani, in cui il gruppo ha dimostrato di credere fortemente.
Attraverso le collaborazioni con le università, Qui! Group inserisce in azienda giovani di talento pronti a guidare il futuro della società. Il 2015 ha visto crescere il Gruppo guidato da Gregorio Fogliani anche grazie alla crescente richiesta del buono pasto elettronico QUI! Ticket Electronic, prodotto di punta dell’azienda di Genova.
Significativa è stata la crescita nel settore pubblico: oltre ad aggiudicarsi ancora una volta la gara indetta da Consip per la fornitura dei buoni pasto destinati alla Pubblica Amministrazione, ha stretto un importante accordo con Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) al fine di rinnovare e digitalizzare il welfare pubblico degli enti locali interessati.

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