giovedì 18 agosto 2016

Legge contro spreco alimentare, Gregorio Fogliani: “Grande risultato per l’Italia e segno di civiltà”


Nella giornata di martedì 2 agosto il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva la Legge contro lo spreco alimentare. Questa importante normativa si pone l’obiettivo di recuperare milioni di tonnellate di cibo non utilizzato, destinato allo smaltimento e all'eliminazione. Tale legge definisce in modo chiaro i termini “eccedenza” e “spreco”, semplificando così anche le complesse e difficoltose procedure burocratiche inerenti alle donazioni. Oltre ad identificarsi come importante svolta per la gestione degli alimenti, questa legge è un grande risultato per l’Italia che dimostra di saper tenere il passo con i più virtuosi Paesi europei nella lotta contro lo spreco alimentare.

Gregorio Fogliani, imprenditore di Genova e promotore dell’importante progetto Pasto Buono, commenta: "Aspettavamo un intervento simile da anni. Grazie agli incentivi previsti dalla nuova legge, donare diventerà più semplice. Rispetto alla norma approvata in Francia, quella italiana non è punitiva, ma punta sugli incentivi e sulla semplificazione burocratica. Questo farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità di cibo salvato. Secondo le stime, questa legge potrebbe dimezzare il volume degli sprechi nel giro di dieci anni. Abbiamo calcolato che se tutti i pubblici esercizi italiani mettessero a disposizione le loro eccedenze, con una media di 20 pasti al giorno, si potrebbero distribuire addirittura 7 milioni di pasti quotidianamente. Noi, che con il progetto no profit Pasto Buono abbiamo raggiunto i 500mila pasti recuperati all'anno, ci poniamo come obiettivo di recuperare e donarne 1 milione."
Qui! Foundation, onlus costituita dall'imprenditore Gregorio Fogliani per contrastare lo spreco alimentare, già dal 2007 è attiva con il progetto Pasto Buono. Questa iniziativa concentra la propria azione nel ridurre gli sprechi favorendo in ambito nazionale una rete solidale che prevede una ridistribuzione dei cibi sani e invenduti provenienti da esercizi food verso chi ne ha più bisogno. Attivo già in molte città italiane, grazie anche al supporto di enti e associazioni, Pasto Buono è stato inserito dalla FAO nelle best practice mondiali contro gli sprechi nonché nel progetto mondiale “SAVE FOOD”.