Otto ragazzi dell’istituto Carlo
Rosselli al lavoro nella società di Gregorio Fogliani, leader nei ticket
di Massimiliano Lussana
Parlando di ristorazione,
l’aggettivo «buono» dovrebbe essere il migliore a disposizione. L’altra sera, alla
chiusura della campagna elettorale del centrodestra al Moody, ad esempio, le
patate al forno lo meritavano tutto. Mentre tutti festeggiavano Marco Bucci, in
un angolino, il patron del locale portafortuna del centrodestra (qui Giovanni Toti
pose l’ultimo tassello della sua cavalcata vincente nel 2015), osservava
sornione, con il suo sguardo distaccato da personaggio di un film a stelle e
strisce, un caratterista di quelli che poi vincono l’Oscar per il migliore attore
non protagonista, piluccando proprio quelle patatine in compagnia di divine
creature, in splendida forma e in splendide forme.
Il tutto accadeva mentre,
all’esterno, la visione del look di Elena Ballerini, showgirl di Loano,
appassionatissima di politica, mascotte del centrodestra e soprattutto
politicamente molto più preparata della media degli attuali gruppi parlamentari
della coalizione, metteva a rischio le coronarie dei più deboli.
Oppure, per Gregorio Fogliani l’aggettivo «buono» è
il core business della sua Fondazione, abbinato alla parola pasto: dal buono pasto
al «pasto buono» il suo è un progetto contro gli sprechi alimentari, che ha già
permesso di offrire 800mila pasti a chi aveva fame e ha come obiettivo il
milione.
O, ancora, «buona» è la scuola
nella declinazione della riforma che prevede che i ragazzi possano iniziare a
lavorare già negli ultimi anni della loro esperienza e che proprio al Moody e a
QUI! Group, il colosso dei ticket con sede a Genova, numero uno fra gli
operatori completamente italiani del settore, ha avuto una declinazione. Qui,
ad esempio con la matematica, il profilo aziendale spiegato ai ragazzi è stato
è: «QUI! Group è leader italiano nei titoli di servizio per Il welfare
aziendale e sociale, nei sistemi di pagamento e nei circuiti loyalty con oltre
venti milioni di fruitori dei propri servizi. Sono invece circa 150mila i punti
vendita convenzionati in Italia e più di quattro milioni le carte elettroniche
multifunzione in distribuzione».
Insomma, un altro modo di
raccontare questa storia è possibile. Da tutto questo e dalla collaborazione tra
QUI! Group e Centro ELIS, realtà educativa non profit con sede a Roma, è nato
un programma di Alternanza Scuola - Lavoro che si è da poco concluso e ha dato
l’opportunità a otto giovani di formarsi direttamente sul campo attraverso uno
stage curriculare.
L’idea di partenza era quella
di un programma destinato ai giovani e al loro futuro professionale: progetto
che ha coinvolto trentacinque studenti del quarto anno dell’Istituto Carlo
Rosselli di Genova. Avviata a dicembre 2016, l’iniziativa si è da poco
conclusa. E quindi è possibile trarre le prime conclusioni: «Siamo molto
soddisfatti di questo progetto - spiega Gregorio Fogliani – perché da sempre crediamo
come azienda nei giovani e riteniamo sia fondamentale investire sul loro
futuro. Gli otto studenti che hanno avuto la possibilità di sperimentare sul
campo le dinamiche professionali di tutti i giorni si porteranno un bagaglio
molto importante per il loro avvenire».
Il progetto, sviluppatosi
nell’arco di sei mesi, si è aperto con una serie di lezioni frontali che hanno
fornito agli studenti gli elementi base per l’avvio di un percorso
professionale. Queste lezioni sono state tenute da figure aziendali provenienti
dai settori del marketing e delle risorse umane. Successivamente, gli allievi
sono stati suddivisi per gruppi e hanno lavorato alla realizzazione di una
serie di compiti specifici quali la preparazione di un piano di marketing e la
stesura di un curriculum vitae e di una lettera motivazionale. Queste attività
sono poi servite alle stesse figure aziendali per la fase selettiva, che ha
portato alla scelta degli otto studenti più meritevoli. I giovani hanno infatti
avuto l’opportunità di lavorare fianco a fianco con i dipendenti di QUI! Group
nei vari uffici coinvolti. Un vero e proprio stage curriculare che si è concluso
nei giorni scorsi e che potrebbe anche portare all’ingresso di qualcuno di
loro, in futuro, nel gruppo o in aziende analoghe del settore.
Perfetta parabola del
passaggio dalla scuola dietro un banco a quella dietro un bancone.