Per ovviare a
questa ingente perdita, Gregorio Fogliani, già dal 2007, ha lanciato la prima
iniziativa italiana di recupero del cibo invenduto in ristoranti, bar e
attività, per poi ridistribuirlo ai più poveri, coloro i quali non possono
permettersi un pasto caldo. Si tratta di “Pasto Buono”, sostenuta dalla
fondazione senza scopo di lucro Qui Foundation.
Purtroppo,
infatti, è un’esperienza che si verifica ogni giorno nei ristoranti, gli
alberghi, i bar, ecc. quella di ritrovarsi con cibo sano ma invenduto, che non
è possibile utilizzare diversamente o recuperare.
Di tutto questo
cibo si stima che quasi la metà sarebbe recuperabile per l’alimentazione umana.
Nella realtà però, solo una piccolissima percentuale, pari al 6%, viene
recuperato e riutilizzato con scopi solidali.
Pioniere in questa
direzione è stato appunto Gregorio Fogliani, che con la sua iniziativa Pasto
Buono, coinvolge 120 mila esercizi nel settore della ristorazione in Italia, i
quali donano il cibo che non hanno venduto durante le giornate lavorative. Questo
cibo, raccolto da volontari ed associazioni, viene poi raccolto e ridistribuito
a chi ne ha bisogno.
Il motto dell’iniziativa,
che corrisponde alla frase presente sulla vetrofania che identifica gli
esercizi che aderiscono al progetto è “In questo esercizio doniamo ogni sera il
cibo invenduto alle persone bisognose. È la cosa buona da fare”.
Per maggiori
informazioni sull’iniziativa: http://www.repubblica.it/solidarieta/volontariato/2013/05/20/news/pasto_buono_il_cibo_invenduto_nel_piatto_di_chi_ha_bisogno_di_aiuto-59199262/